Il diario del vampiro. La vendetta by Lisa Jane Smith

Il diario del vampiro. La vendetta by Lisa Jane Smith

autore:Lisa Jane Smith [Smith, Lisa Jane]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-08T22:00:00+00:00


18

«Sapevi già di Meredith, non è vero?», chiese Elena a Damon. Passato lo shock della scoperta, aveva cercato di convincerla a tornare a casa con loro. La sua amica aveva un’espressione così smarrita. Ma Meredith aveva declinato, dicendo di dover andare a casa per parlare con Alaric. Non aveva nemmeno guardato Elena negli occhi, tenendoli bassi come il viso evasivo. E lei si era resa conto che Meredith si vergognava.

Adesso Elena e Damon erano da soli nell’appartamento di lei, seduti fianco a fianco sul divano. Si sentiva esausta, voleva solo posare la testa sulla spalla di lui e chiudere gli occhi.

Damon le rivolse un’occhiata per valutare la sua reazione, poi annuì cautamente. «Non voleva che lo dicessi a nessuno».

Elena fece una pausa. «Grazie», esclamò con sincerità.

Damon sollevò un sopracciglio con aria interrogativa. Di certo non si era aspettato un ringraziamento.

«Ricordi quando sono diventata una vampira?», chiese Elena.

«Credimi, principessa, non è una cosa facile da dimenticare».

«Nemmeno per me». Fu percorsa da un brivido. Era stato un brutto momento per lei. Fell’s Church stava andando a pezzi intorno a loro e tutti avevano pensato – avevano avuto bisogno di pensare – che lei fosse morta. Si era sentita sola, spaventata e quasi fuori di senno a causa dei cambiamenti che stava vivendo. «Ti sei preso cura di me», disse a Damon. «Senza di te non sarei riuscita a sopravvivere. Sono felice che Meredith abbia potuto parlarne con te».

Damon inclinò la testa e la fissò con i suoi occhi imperscrutabili e scuri come la mezzanotte. «So che ti piace pensare che io sia una brava persona, Elena», parlò lentamente. «Ma non ho aiutato Meredith durante la trasformazione e non l’ho nemmeno protetta. Non mi avrebbe ringraziato, se lo avessi fatto».

Senza averne davvero l’intenzione, Elena si avvicinò ancora di più a lui. «L’avresti aiutata, se avesse voluto», affermò, certa che fosse vero.

L’angolo della bocca di Damon si sollevò in un mezzo sorriso. «Per il tuo bene, Elena», disse in tono gentile. «Tutto quello che faccio per ciascuno di loro, per chiunque, è per te. Sempre. Lo sai».

Lo sapeva. Dentro di sé, era sicura di essere l’unica cosa che univa Damon a tutti gli altri, ora che Stefan non c’era più.

Il legame tra loro pulsava, trasmettendo un’emozione dolce e decisa, e Damon si fece più vicino a lei. Le loro labbra erano distanti solo pochi millimetri. Riusciva a sentire il suo respiro freddo. Lui si avvicinò ancora, socchiudendo le sue labbra perfette.

Elena fu sul punto di ridurre le distanze e prendere ciò che Damon aveva da offrirle. Lo voleva, davvero, e poteva sentire l’amore che le avrebbe dato. Ma c’era qualcosa di freddo e duro dentro di lei, come una sfera di ghiaccio al centro del suo petto. Se lo avesse fatto, ciò avrebbe significato andare oltre. Avrebbe significato lasciar andare Stefan.

Elena si tirò indietro. «Non posso», esclamò. «Mi dispiace. Stefan…».

Damon si alzò in piedi con un movimento veloce e aggraziato, voltandosi di spalle in modo che non potesse vederlo in volto. «Ma certo», disse con calma.



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